Il termine Giada indica due tipi di materiali: la nefrite e la giadeite, questi materiali furono utilizzati fin dall'antichità per produrre manufatti, armi e oggetti ornamentali.
La nefrite può presentare varie tonalità di colori: dal nero al verde scuro, dal marrone al giallo e al bianco.
La giadeite, invece, può essere verde, gialla, porpora, rosa, bianca, arancio, bluastra, marrone e grigia.la più ricercata è quella verde brillante, conosciuta come giada imperiale.
Con il nome di giada sono commercializzati numerosi oggetti che, in realtà, possono essere costituiti da giadeite, da nefrite o anche, benché impropriamente, da serpentino, il motivo di questo equivoco è dovuto al fatto che giadeite e nefrite sono specie mineralogiche difficilmente distinguibili.
Il nome giada deriva dallo spagnolo "pedra de ijada", ossia pietra dei fianchi, dato il suo presunto potere benefico sui lombi e sui reni, e risale al tempo della conquista spagnola dell'America centrale, dove questa pietra era molto apprezzata e lavorata finemente.
La giada in realtà non è propriamente un minerale, ma piuttosto una pietra fatta da particolari minerali distribuiti all'interno di essa in una struttura fatta da granuli molto fini e fibre intrecciate.
La giadeite si forma solamente in quantità ridotte come cristallini.
Secondo la Cristalloterapia, alla giada si riconoscono proprietà calmanti, rasserenanti e lenitive degli stati d'animo turbati e in più aiuta a ricordare i sogni e protegge e guida nel mondo parallelo.
|



|